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Quando i fan sono tutti intorno a te. E sono falsi.

24 Gen Posted by in #EPICFAIL | 2 comments

Strabuzzo gli occhi incredulo: davanti a me, un report con il benchmarking della presenza su Facebook delle principali banche italiane.

Di compravendita di fake follower e di like su un po’ tutti i principali social network (Facebook, Twitter, Google+, Pinterest e molti altri) ho già scritto e ne hanno scritto in abbondanza.

Non stupisce nemmeno più se coinvolge insospettabili professionisti della comunicazione o importanti brand. Quando però a mandartelo via email è una nota società specializzata nell’analisi di account Facebook e Twitter, sorge più di una perplessità.

Nel caso specifico, riguardante una notissima banca online, viene addirittura identificato come esempio virtuoso quello che già a colpo d’occhio ha tutta l’aria di un caso di manipolazione.

Le metriche utilizzate considerano il numero di legami sociali e di interazioni nel corso del tempo: da queste si nota però che la crescita dei fan, come si vede dal grafico qui sotto, è infatti troppo esplosiva e troppo regolare.

 

 

Qui sotto c’è invece la verifica che ho effettuato: giudicate voi. Inoltre, da verifiche sia attraverso strumenti che puntuali a campione, ho appurato che anche molti dei follower su Twitter  sono classificabili come fake.

 

Le considerazioni che si possono fare sono diverse.

Una è quella che se usi magheggi sui social media prima o poi (più prima che poi) ti scoprono (e questo lo si era capito da un pezzo), magari finendo pure in queste graduatorie dove le tue malefatte rimangono scolpite nella pietra digitale.

Un’altra è che bisogna mettersi anche nei panni del social media analyst di Socialbaker, che di certo non è uno sprovveduto e certamente ha capito che aveva di fronte un caso sospetto, nel momento in cui deve produrre dei dati senza commentarli. Proprio per questo motivo, però, era probabilmente opportuno scegliere un altro account come esempio.

Infine, mentre sono più intuibili le motivazioni che spingono un brand nuovo a costruirsi un’immagine artefatta in fase di lancio, restano meno comprensibili quelle che potrebbe avere un brand affermato, che ragionevolmente dovrebbe avere altre leve da utilizzare per promuoversi e molto invece da perdere.

 

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