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E’ convergenza tra social e search per Google e Facebook?

13 Gen Posted by in Uncategorized | Comments

Dobbiamo aspettarci la convergenza tra un motore di ricerca social e un social network che potrebbe potenziare il proprio motore di ricerca interno? Google ha appena fatto la sua mossa (non senza raccogliere critiche, specie da parte di Twitter).

Ora c’è da aspettarsi che Facebook aggiunga uno strato di ricerca all’Open Graph? Paolo Ratto nel suo post e nella successiva conversazione su Facebook solleva interessanti interrogativi, a cui ho provato a rispondere.

In effetti la mancanza di un motore di ricerca valido in Facebook è una questione annosa e sentita; quello attuale è lontano anni luce da quello di Twitter o di Friendfeed.

Eppure il know how Facebook lo avrebbe, lo stesso dei transfuga ex-Friendfeeders, cioè Bret Taylor e i pochi ancora rimasti. E quindi? Cosa aspetta? Probabilmente non rientra nelle strategie dell’azienda.

Giusto oggi facevo delle riflessioni con alcuni Indigeni Digitali, partendo da una discutibile analisi rilasciata da Nielsen secondo la quale il maggior tempo speso su un portale alla ricerca di informazioni propedeutiche a un acquisto sarebbe un indicatore positivo delle performances. Io invece sostengo il contrario, così come penso che il tempo speso può essere la metrica più importante per quanto riguarda invece un social network (per esempio, Google Plus o Facebook).

Se è vero che per propria ammissione Google necessitava di una soluzione per rendere più efficiente la propria ricerca (attraverso i contributi degli utenti, con il tasto +1, oppure creando uno spazio dove lasciar sviluppare le conversazioni), può non essere altrettanto vero che a Facebook convenga avvicinarsi più di tanto al terreno dove è specializzato l’avversario, col rischio di causare un calo drastico delle conversazioni e del tempo speso sulla piattaforma, linfa vitale per il proprio modello di business).

Alla domanda postami da Paolo su cosa ne penso invece della questione serendipità e della possibile “filter bubble” che si crea personalizzando all’estremo la ricerca, ho provato a rispondere in questo modo.

Google stessa ha ammesso mesi fa che la propria search non riesce a essere pertinente come le ricerche social e i trend dei comportamenti degli utenti, che si affidano sempre più alle ricerche sui SN, sembrano confermarlo. Siamo comunque d’accordo che ciò comporta ulteriori ragionamenti sulla privacy, visto che dopo tutto quello che già Google e Facebook sanno di noi, andremmo a fornirgli altre informazioni ancora.

Sulla serendipity, posso dire che preferisco decidere io fino a che punto spingermi, cioè se attivare eventuali filtri o meno.

Ecco, una cosa che forse oggi manca è un cursore da inserire nelle impostazioni personali per impostare il livello di pertinenza dei risultati di una search (o di un adv…) con il nostro social graph.

Voi cosa ne pensate?

 


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