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Comunicati stampa che non lo erano

24 Gen Posted by in Uncategorized | Comments

Questa notte Palazzo Chigi ha diffuso un comunicato stampa per relazionare sul Consiglio dei Ministri n° 11 del 20 gennaio.

Il comunicato è stato rimosso dal sito, sostituito da una ulteriore pubblicazione formata esclusivamente da un allegato, senza alcuna descrizione.

Gli argomenti trattati in tale sede era la stesura di un Decreto Legge contenente un pacchetto di riforme strutturali per la crescita del Paese.

Tra i punti cardine del Decreto, quelli legati alle liberalizzazioni.

Leggo:

Analisi condotte dall’OCSE evidenziano infatti come l’adozione di misure di liberalizzazione che conducano a livelli di regolamentazione del settore dei servizi simili a quelli dei Paesi con i migliori standard produrrebbero una crescita significativa della produttività totale dei fattori nei settori che impiegano tali servizi, quantificabile in oltre 10 punti percentuali.”

Benissimo, è apprezzabile che misure così importanti portino a supporto dati oggettivi, ma…quali sono queste analisi? Quali delle tante pubblicate dall’OCSE? Perché sono pubblicate e non custodite gelosamente in qualche cassetto o hard disk, vero?

E ancora: l’area di analisi include tutti gli Stati membri oppure è circoscritta all’Italia? E’ ragionevole pensare che il contesto di ogni realtà nazionale differisca da quello dalle altre? Il comunicato non lo chiarisce.

 E’ lecito aspettarsi uno o più link alle fonti, in un comunicato che utilizza come fondamenta dei dati pubblicati su un sito esterno? Gli hyperlink all’interno del PDF credo che sarebbero graditi a tutti i cittadini.

Pur essendo io iscritto anche ai feed dell’OCSE, perché devo andarmi a scartabellare tutti i contenuti?

La precedente gestione della comunicazione della Presidenza del Consiglio ci aveva abituati a semplici aggiornamenti su eventi, telefonate private e smentite: oggi secondo me è lecito porsi delle domande su come gestire i comunicati in modo ottimale.

Continuo la lettura:

Altri studi sulla materia indicano che una riduzione delle rendite nel settore dei servizi al livello medio degli altri Paesi dell’euro si assocerebbe, nel medio periodo, a un aumento del prodotto dell’11%; il consumo privato e l’occupazione crescerebbero fino all’8%, gli investimenti del 18%; i salari reali di quasi il 12%. Ancora, analisi relative all’impatto prodotto della rimozione di alcuni vincoli all’ingresso della grande distribuzione sui mercati locali evidenziano nel comparto una riduzione dei profitti, una crescita della produttività, maggiori investimenti in tecnologia dell’informazione, senza effetti negativi sull’occupazione.”

Benissimo, è apprezzabile che l’OCSE non sia l’unica fonte dei dati su cui si poggia questo maxi Decreto Legge, ma…quali altri studi? Quali analisi sull’impatto? Qui addirittura nemmeno vengono menzionate le fonti!

Il corposo documento prosegue, per un totale di 15 pagine, all’interno delle quali troverebbero spazio facilmente altri hyperlink.

Un’altra nota: il link “testo completo da stamparenon mostra il documento formattato per la stampa, bensì rimuove semplicemente il sidebar e da qui si procede con la classica stampa da browser. Inoltre, nel caso di testo inserito in un allegato come in questo caso, la pagina visualizzata è completamente bianca.

Sarebbe quindi auspicabile inserire almeno le funzioni di condivisione su Twitter e Facebook, mentre per l’uso interno sarebbe preferibile l’opzione di salvataggio in formato PDF rispetto alla stampa su supporto cartaceo.

 


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