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Sotto l’albero che non c’è

25 Dic Posted by in Uncategorized | Comments

E’ arrivato il momento di tracciare un bilancio del mio 2011, un periodo che nel mio caso ha significato grandi cambiamenti, rispecchiando in buona parte gli avvenimenti e le mutazioni che avvenivano nel mondo.

E’ stato il primo anno dove non ho compiuto due rituali per me sacri: la visita a una persona che non c’è più e la preparazione dell’albero di Natale, conseguenza – anche involontaria – di questi cambiamenti.

E’ stato un anno di porte che si chiudevano, fortunatamente, definitivamente e di altre che, altrettanto fortunatamente ma anche caparbiamente, si spalancavano.

Per quanto riguarda le esperienze professionali e socialmediatiche, è stato l’anno di Twitter.

Ho reso pubblico l’account sul finire del 2010, guadagnando visibilità e fornendo la possibilità a chi mi legge di potermi retwittare.

Ho ripulito le iscrizioni dalla fuffa e guadagnato un migliaio di nuovi follower “effettivi”, di particolare qualità.

Ho lasciato che i miei interessi si rifocalizzassero naturalmente – senza forzature – seguendo gli stimoli che mi giungevano dalle persone che leggo o con cui interagisco. Anni fa, quando aprii questo blog, le tematiche che trattavo erano decisamente più tecniche e mi ero riproposto di non farne un blog personale o sconfinare su argomenti politici. Quando però si trattano temi legati all’innovazione, ai vincoli che imbavagliano le imprese, ai servizi ai cittadini, agli open data, all’e-government, alla libertà di informazione, al digital-divide, alla cittadinanza partecipativa, alle gravi difficoltà economiche, ai diritti dell’uomo, ai disastri ambientali, all’ecologia, è difficile rimanerne fuori. Ho quindi cercato di trattarne in modo equilibrato sul blog, lasciando eventuali opinioni personali su Tumblr o su Twitter.

E’ stato l’anno della content curation: da Twitter a Storify, dalla primavera araba a Fukushima e alle Amministrative italiane.

Già, le Amministrative: il post dove ho messo a confronto la presenza di Pisapia e Moratti su Twitter è stato il più visto di sempre di questo blog.

E’ stato anche l’anno dove finalmente sono riuscito a partecipare al Festival del Giornalismo di Perugia, una gran bella esperienza.

La mia presenza sui social media – che già tempo addietro aveva fatto a meno degli aggregatori – si è specializzata sulle varie piattaforme, evitando crossposting, ripartendosi in questo modo:

blog: approfondimenti
Twitter: information network
Tumblr: ciò che sul blog non trova spazio, per scelta personale
Facebook: personal network

E’ stato l’anno degli esperimenti su Foursquare di cui, prima di abbandonarlo, ne ho fatto un utilizzo da primati (no, non da scimmie).

E’ stato l’anno degli esperimenti su Google+, finalmente un servizio di networking degno di questo nome firmato Google, anche se scopiazzato da Diaspora e penalizzato da interfacce scadenti.

E’ stato l’anno dove ho ridotto drasticamente al minimo sindacale la mia partecipazione agli eventi social, ai quali ho conosciuto persone interessanti come ErnestoFabioJacopoGuido e Vittorio. Questo però non mi ha impedito di conoscere parecchie persone interessanti via web.

L’elenco delle persone che voglio ricordare è lunghissimo, ma a puro titolo rappresentativo riporto:
le persone che avrei voluto incontrare di persona, come Stefano, Matteo, Titti, ClaudiaGiovanni, Donato, Pino, Andrea.
le persone con cui ho ripreso i contatti, come Mariela.
le persone che ho rivisto piacevolmente, come Paola, Maria, Francesca, Luca, Matteo, Michele, Andrea, Roberta, Marco.
i vecchi amici che non sono riuscito a rivedere di persona ma che grazie al web è come se fossero qui con me.
E tanti, tantissimi altri che è impossibile elencare qui.

Purtroppo, è stato anche l’anno del digital divide, per quel che mi riguarda: oggi sono privo di TV, telefono e ADSL, aggrappato a una connessione 3G con una sola tacca e pochi Kbps di velocità lentezza di trasmissione, a soli 7 Km da quella che sarà la sede dell’Expo 2015.

Se non sono connesso, non esisto

e come me, migliaia di cittadini che non possono informarsi o partecipare attivamente alla vita sociale al di fuori dei canali mainstream, grazie a Twitter e Facebook ma non solo.

E’ una situazione che mi penalizza pesantemente e che mi impedisce di essere presente come ero e come vorrei, ma non mi arrendo: urban hacking, civic hacking e marketing territoriale sono terreni che mi hanno sempre affascinato, quindi credo e spero che nei prossimi mesi ci saranno interessanti novità.

La connessione ADSL è ciò che avrei voluto trovare sotto l’albero che non c’è.

Auguri di Buone Feste a tutti voi e grazie per tutto ciò che mi avete dato in questo anno particolare.

 


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