Alcuni dei temi caldi emersi l’altro giorno durante il Social Organization Day sono stati la gestione delle informazioni all’interno delle organizzazioni, la tutela della conoscenza come asset strategico, l’abilitazione e il coinvolgimento dei dipendenti, la misurazione di KPI su efficienza ed efficacia dei cambiamenti introdotti. In tutto questo, il ruolo della tecnologia è quello di fattore abilitante.

Su questo in molti possiamo essere d’accordo, quindi si tratta di capire come procedere concretamente

Come fare?

Introducing Livefyre Studio from Livefyre on Vimeo.

Una soluzione che trovo molto intrigante è Livefyre Studio, una suite appena annunciata dalla società che l’anno scorso ha acquisito Storify (la piattaforma per costruire storie aggregando contenuti già esistenti in rete) e che ora ne integra le funzionalità in un insieme di risorse.

Volendo riassumere cos’è Livefyre Studio, direi che si tratta di una suite per collaborazione intraziendale, generazione di esperienze collettive e promozione di brand.

Senza scrivere codice, consente infatti di raccogliere, organizzare e distribuire user generated content, in tempo reale.

A cosa può servire?

Ecco alcuni esempi:

• per creare esperienze
• per fare e-learning
• per condividere esperienze e conoscenza all’interno di un’organizzazione
• per coordinare un gruppo di lavoro
• per raccogliere feedback
• per misurare le performance
• per abilitare la creatività
• per gestire una community intorno a un sito web
• per realizzare un’applicazione intorno a un marchio o un argomento

Le maggiori novità rispetto ai servizi offerti in precedenza dalla stessa Livefyre sono la gestione dei contenuti in tempo reale, l’interfaccia personalizzabile e la semplicità d’uso; inoltre introduce la possibilità di automatizzare la raccolta e il filtraggio dei contenuti. Livefyre nasce come piattaforma per la gestione dei commenti, ma ora è molto di più e risolve un problema che spesso si incontra quando si cerca di soddisfare queste esigenze: l’integrazione. Esistono infatti molti prodotti specializzati su alcune di queste esigenze ma che dialogano con difficoltà tra di loro (e soprattutto il centro di controllo diventa un caleidoscopio).

Anche se integra parecchie delle funzionalità di Storify, Livefyre Studio si rivolge a un tipo di clientela differente. Mentre Storify è utilizzato prevalentemente da giornalisti e blogger su owned ed earned media, Livefyre Studio si rivolge a un’utenza enterprise, quindi a owned e paid media.

Servizi

Come dicevo, si tratta di una suite completa che offre una serie di servizi integrati e che si possonono così classificare:

• aggregazione di user generated content, sia tramite regole automatizzate che manualmente
• gestione di grandi volumi di dati in tempo reale
• generazione di contenuti anche direttamente all’interno di Livefyre
• fruizione dei contenuti da web, mobile e ads
• personalizzazione di applicazioni e interfacce
• distribuzione di esperienze in tempo reale e in multicanalità

Funzionalità

Per comprendere meglio come Livefyre studio eroga questi servizi, andiamo più in dettaglio sulle singole funzionalità, tra cui troviamo:

• Un motore di ricerca dei contenuti sul web
• Un app designer con varie possibilità di visualizzazione e in grado di tenere traccia delle varie versioni realizzate; genera anche un codice embeddabile su più piattaforme.
• Una gestione avanzata di contenuti, moderazione e diritti d’autore. Per i team di moderatori c’è l’indicazione in tempo reale dei task già completati.
• Strumenti di analisi delle performance sulla base dei KPI fissati, con identificazione dei contenuti più coinvolgenti, piuttosto che degli utenti o dei moderatori più attivi; questi dati sono esportabili per essere fruiti in servizi di terze parti come per esempio la Business Intelligence aziendale.
• Un’unico punto di accesso e un unico account per la gestione di tutte le funzionalità.
• Interfacce per integrazione in applicazioni esterne o in altre applicazioni di Livefyre (come per esempio chat, visualizzazione su mappe dei contenuti georeferenziati, social sharing, …)

Infine, ecco i principali pannelli di controllo della suite.