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L’informazione che ritorna al futuro

10 Nov Posted by in Uncategorized | 7 comments

Recorded Future non è il solito tool per il monitoraggio delle conversazioni sui social media.

Come altri, è dotato di un’interfaccia visuale per la ricerca di contenuti sul web pubblicati su testate online, blog, social media e siti governativi.

Una prima particolarità è rappresentata dalla possibilità di filtraggio per persone, società, topic o aree geografiche.

Il suo vero punto di forza è però rappresentato da un motore di ricerca semantico che contestualizza tutti gli articoli, mettendoli in relazione tra loro attraverso l’analisi dei contenuti, anche su base temporale, consentendo persino la ricerca su eventi futuri.

Per fare ciò, questo motore esplora il web, “legge” i singoli articoli, ne estrae i metadati (come appunto  i riferimenti geografici, le date e i topic) e, sulla base di questi, li mette in relazione. Inoltre, come accennavo, consente di selezionare l’arco temporale di riferimento e di svariare tra notizie passate, in tempo reale ed eventi futuri. Praticamente è un canale di notizie geolocalizzate e storicizzate, simile a quello che auspicai esattamente due anni fa, nel paragrafo “Quando?”.

Gli eventi che rileva sono per esempio disastri naturali o eventi socio-politici di protesta, anche quelli pubblicati in lingua cinese o araba, provenienti da oltre 150 mila fonti selezionate.

I campi di applicazione sono diversi, come la ricostruzione di avvenimenti, la ricerca di informazioni sui prodotti commerciali oppure l’identificazione dei legami tra organizzazioni, luoghi, prodotti e persone. Include persino l’analisi del sentiment. E’ per esempio possibile soddisfare curiosità come “Quale capo di Stato ha visitato la Libia nel 2010?”, “Quali compagnie farmaceutiche hanno commercializzato nuovi prodotti nel primo trimestre del 2012?”, “Quali blogger francesi stanno parlando in questo momento dell’uragano Sandy?”, “Cosa è successo a Baghdad negli ultimi 60 giorni?“.

Insomma, un interessantissimo archivio storico.

Ma non è tutto qui: questo servizio mette anche a disposizione degli sviluppatori le API per esportare e rielaborare a proprio piacimento i dati. Utilizzando servizi esterni si possono ottenere elaborazioni come questa, che descrive la Primavera araba.

Un altro esempio è documentato dal caso studio dove viene documentata la Primavera araba utilizzando Recorded Future insieme a Ushahidi, il noto servizio open di geomapping.

Qui sotto, un video sintetico con le caratteristiche del servizio (che è gratuito, tranne gli alert e l’accesso alle API che rientrano in un’offerta premium).

Vediamo ora qualche esempio concreto.

Io ho scelto di esplorare le notizie politiche che riguardano il Medio Oriente; questa preferenza può essere memorizzata per le ricerche future, così come possiamo salvare ogni nostro criterio di ricerca.

 

La timeline

Tra le visualizzazioni possibili troviamo anche la timeline: il cursore in basso mostra un’anteprima dei volumi delle conversazioni al di fuori dell’arco temporale selezionato, regolabile a piacere.

 

La visualizzazione su mappa geografica

Un’altra forma di visualizzazione è quella che privilegia invece la geolocalizzazione delle notizie, già classificate per tipologia e navigabili.

 

La visualizzazione del network

Il motore di ricerca mette in relazione persone, società, eventi, luoghi: in questa sezione è possibile visualizzare queste relazioni.

 

Il dettaglio delle fonti

Ci vengono mostrate le fonti aggregate in base ai nostri criteri di ricerca, indipendentemente dal fatto che si tratti di testate giornalistiche, Facebook o Twitter. Cliccando sulla singola voce, si salta direttamente alla pagina linkata.

 

 

Il feed delle fonti

In questa sezione troviamo il flusso continuo con tutti gli aggiornamenti su una ricerca che abbiamo impostato.

 

I filtri di ricerca

Come è possibile vedere, le potenzialità di filtro sono notevolissime: consentono di estrarre i contenuti con precisione chirurgica e lasciano il massimo spazio alla personalizzazione, anche su criteri non previsti all’origine dalla piattaforma stessa.

 

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